La storia di Giacomo Agostini: il re delle due ruote

Continuano i nostri racconti sulle leggende della moto: dopo aver raccontato la storia di Roberto Patrignani è tempo di narrare le gesta sportive di Giacomo Agostini

Giacomo Agostini è stato un pilota motociclistico italiano, nato a Lovere il 16 giugno 1942 e morto a Varese il 6 agosto 2021. È considerato uno dei più grandi piloti di tutti i tempi, con 15 titoli mondiali vinti in carriera, di cui 12 nella classe 500.

I primi successi

La carriera di Agostini inizia nel 1962, quando partecipa al suo primo Gran Premio, d'Italia a Monza, dove si ritira. Nel 1963 vince il suo primo Gran Premio, il Gran Premio di Germania a Hockenheim, nella classe 250.

Nel 1964 Agostini vince il suo primo titolo mondiale, nella classe 250, con 12 vittorie in 12 gare. Nel 1965 vince il suo secondo titolo mondiale, sempre nella classe 250, con 10 vittorie in 12 gare.

Il dominio nella classe 500

Nel 1966 Agostini passa alla classe 500, dove vince il suo primo titolo mondiale con 5 vittorie in 12 gare. Nel 1967 vince il suo secondo titolo mondiale, sempre nella classe 500, con 9 vittorie in 12 gare.

Nel 1968 Agostini inizia un dominio assoluto nella classe 500 che durerà per 10 anni. In questo periodo vince 12 titoli mondiali, con 123 vittorie in 190 gare.

La stagione del 1972 segnò particolarmente il pilota bergamasco per la morte dell'amico Gilberto Parlotti, durante il Tourist Trophy di Man. Al termine della gara, pur essendo il circuito nel quale aveva già trionfato 10 volte, Agostini si fece portavoce del malumore che serpeggiava tra i colleghi, rilasciando pesanti dichiarazioni circa le responsabilità della federazione sportiva nell'utilizzare un tracciato tanto pericoloso e affermando che si sarebbe astenuto dal partecipare alle edizioni successive.

Le reazioni della FIM (Federazione Internazionale di Motociclismo), delle case motociclistiche e della stampa sportiva, che vedevano minacciata la gara più seguita e con elevati interessi pubblicitari, furono durissime. Agostini, nonostante la pressione mediatica, non tornò sulla polemica seguita alle sue dichiarazioni e questo comportamento fu interpretato come ripensamento; in realtà tenne fede alle sue premesse, e non si presentò più al Gran Premio dell'Isola di Man anche nelle stagioni in cui la classifica del campionato mondiale era ancora in bilico. Incoraggiati dal suo esempio, anno dopo anno, anche altri piloti seguirono la sua decisione, impoverendo la griglia di partenza finché il Tourist Trophy non fu cancellato dal motomondiale nel 1977.

I ritiri

Agostini si ritira dalle competizioni motociclistiche nel 1977. In carriera ha vinto 15 titoli mondiali, di cui 12 nella classe 500, 123 Gran Premi, 422 gare e 166 pole position.

Ecco alcuni fatti realmente accaduti a proposito di Giacomo Agostini:

  • Nel 1962, Agostini partecipò al suo primo Gran Premio, il Gran Premio d'Italia a Monza, dove si ritirò.
  • Nel 1963, Agostini vinse il suo primo Gran Premio, il Gran Premio di Germania a Hockenheim, nella classe 250.
  • Nel 1964, Agostini vinse il suo primo titolo mondiale, nella classe 250, con 12 vittorie in 12 gare.
  • Nel 1966, Agostini passò alla classe 500, dove vinse il suo primo titolo mondiale con 5 vittorie in 12 gare.
  • Nel 1968, Agostini iniziò un dominio assoluto nella classe 500 che durerà per 10 anni.
  • Nel 1977, Agostini si ritirò dalle competizioni motociclistiche.

"Non sono un campione disumano, ho lottato sempre per la sicurezza" - Giacomo Agostini

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